lunedì 30 giugno 2008

Gita di classe a Bologna

Ok, la fase depressiva di ieri si è mitigata.
Di poco in realtà, sono ancora molto depresso.
Sabato son stato per la prima volta ad un Gay Pride!!! Che dire?
Che mi aspettavo una marea di figons in giro ma in realtà ce n'erano molto pochi.

Che mi è sembrato molto meno "carnevalata" di come viene dipinto dai Tg.
Che la gente di Bologna, se mai avesse dovuto o potuto imparare qualcosa dalla manifestazione, non l'ha fatto.
In strada, il corteo. Migliaia (poche migliaia, in realtà) di persone che camminavano, ridevano e ballavano dietro ai "carri". Intorno, pochissimi curiosi. Ma la cosa sconcertante erano i palazzi.
In piena estate, caldo torrido, tutte le finestre della città erano serrate.
Dalla prima all'ultima, non esagero. In piena protesta contro il Pride, la gente di Bologna si è rintanata in casa preferendo la sauna domestica ad un'occhiata, anche fugace, alla massa di froci che insozzava la strada.

Noi che siamo andati su praticamente in gita organizzata (rievocando i vecchi ricordi delle gite delle medie o del liceo) ci siamo persi la parte politica della manifestazione, cioè quella importante: abbiam fatto solo in tempo a sentire qualche canzone di Valeria Vaglio (???)
Ma chi cazzo è??
In definitiva, carino, mi son divertito. Ma solo perchè stavo fra amici, abbiamo cazzeggiato, scherzato, ci siam menati (l'unica eterossessuale del gruppo mi ha fatto tornare a casa con la gamba destra completamente viola: qualcuno conosce il "mozzico del somaro"???), abbiam fatto una marea di foto cretine.

I miei momenti clou:
Io che rigiro i miei jeans double-face sull'autobus, svelando il loro giallissimo lato;
Io che parlo della mia filosofia per la quale bisognerebbe sopprimere tutte le persone che superino una certa età, accanto ai vecchi del direttivo dell'arcigay;
La mia amica bisessuale incinta che, sfiancata, mendica un passaggio e si fa caricare da un carro di lesbiche;
Il figo con la gonnellina tigrata che, dali spalti, su mia richiesta, ha mostrato il culo;
Il figo col pelo e coi pettorali enormi al quale ** ******* ** ****, dicendogli ******* *** *** ****;
Awake che ballava orrendamente con la fotocamera in mano per dare un senso di movimento ai video;
La "riconciliazione" (anche se in realtà non c'era mai stata una litigata) col primo ragazzo con cui ho fatto sesso da quando son salito per l'università (quando ero etero, fidanzato con ragazza, e mi chiamavo, non so perchè, Riccardo).
La scoperta che uno che io ho sempre creduto fosse un coglione immaturo sotto i 20, invece è un enorme coglione assurdamente immaturo di 33 anni (complimenti alla pelle, però).
I messaggi che Spike, Mono e Milza mi hanno mandato contemporaneamente: "Ti hanno appena inquadrato al Tg1". E io "Avran fatto un montaggio coi più fighi del Pride".

domenica 29 giugno 2008

...

Ieri sera son tornato tardi dal Pride di Bologna.
Avevo sonno ed ero stanco (e puzzavo da far schifo), mi faccio una doccia e poi decido di filare a letto. Prima però, non so perchè, comincio a girovagare su internet, più che altro leggendo blog di sconosciuti. Ne ho letto uno che mi ha preso veramente molto, finchè ho letto qualcosa che mi ha fatto sentire immensamente piccolo.
Sono andato apaticamente a letto, dopo aver impostato 8 volte Wunderkind di Alanis Morissette perchè volevo addormentarmi ascoltando quella canzone, che poi non ho ascoltato più di tanto perchè ho passato circa una mezz'ora a guardare il soffitto al buio (nudo tra l'altro, dormo senza niente addosso sto periodo), pensando ai cazzi miei.
Stamattina mi sveglio tardi, pranzo senza fame, con la mente completamente vuota. Decido di mettere su "Il favoloso mondo di Amelie" per cercare di tirarmi un pò su, ma ho pianto dall'inizio alla fine del film.
E mentre piangevo mi guardavo allo speccho ogni tanto, mi piace farlo perchè mi vedo in un modo strano, diverso, positivamente vulnerabile (e credo che gli occhi rossi mi stiano bene, mi fanno figo).
Passerò il resto della giornata nudo sul letto a guardare il soffitto, pensando ai cazzi miei (magari metterò in sottofondo Wunderkind in repeat).

Del Pride parlerò più in là, oggi non mi va.

sabato 28 giugno 2008

Si può capire molto di una persona semplicemente guardandola negli occhi (e ascoltando di straforo conversazioni private o meno)

C'era una volta un bel ragazzo, giovane, moro, atletico. Non aveva molta voglia di studiare, quindi accettò di buon grado di lavorare nel bar di famiglia.

Il ragazzo crebbe e rilevò l'esercizio dopo la prematura dipartita del padre, assieme sua madre che però non riuscì più a riprendersi, chiudendosi in un timido mutismo.

Il ragazzo era combattuto fra due donne, l'una della quale era fortemente innamorato, l'altra che rappresentava per lui solo una passione momentanea. Un "incidente di percorso" occorso con quest'ultima fece sì che i due si sposassero, in nome della bambina che ella portava in grembo, pur non provando forti sentimenti l'uno verso l'altra.

Il ragazzo divenne infine uomo, e non fu mai più felice come era stato con la sua prima compagna. Quella ragazza così bella, che rappresentava uno dei pochissimi argomenti di cui sua madre riusciva a parlare liberamente, abbandonandosi ai ricordi.
Si concentrò totalmente sul lavoro, un lavoro però che non aveva mai veramente amato, e per il quale era anche consequenzialmente poco portato. Non riuscì mai quindi ad avere vere soddisfazioni in ambito lavorativo, non andando mai oltre al potersi concedere una vita a metà fra il mediocre e il dignitoso.
Quel lavoro che inconsciamente forse odiava era diventato ormai la sua unica valvola di sfogo alle tante frustrazioni, ma rappresentava un'enorme frustazione anch'esso, anche se cercava di non razionalizzare la cosa: cosa gli sarebbe rimasto?
Si suol dire che il posto di lavoro è per molti una seconda casa. Per quel ragazzo ormai uomo, poteva essere considerata la prima e l'unica. Tutta la sua vita si svolgeva in quel bar, che aveva ampliato e iniziato a dirigere con un socio con cui andava (molto) poco d'accordo, ma sul quale non osava imporsi: fin dalla mattina, per cui doveva sacrificare anche la colazione con la figlia e la moglie, fino alla tarda sera, non riuscendo a rincasare in tempo, forse volutamente, neanche per dare il bacio della buonanotte alla sua bambina.
Quella bambina per la quale provava un sentimento di affetto simile all'amore, ma sostanzialmente diverso: a volte, di nascosto, e provando immediatamente vergogna per i propri pensieri, le attribuiva tutta la colpa della propria infelicità. Immediatamente poi, reprimeva nel profondo quei pensieri, senza sapere che i sentimenti non possono essere semplicemente accantonati, e che le persone per cui li proviamo a volte riescono a percepirli meglio di quanto noi possiamo nasconderli. Perfino una bimba di 5 anni, che crescerà con la consapevolezza, pur non percependone in pieno il significato e incapace di chiedersene il motivo, di un amore paterno scostante e forzato.

La bellezza del ragazzo sfiorì molto rapidamente, appassendo con la perdita di quella sorta di autoconservazione che lo aveva motivato fin da piccolo: non solo non aveva motivazioni per limitarsi o avere cura di sè stesso, ma non riusciva, apaticamente e passivamente, senza accorgersene, a sentire lo stimolo di cercare dette motivazioni.

Il ragazzo, cresciuto, ingrassato, incastrato in un matrimonio che non avrebbe mai avuto la forza di chiudere, asservito ad una figlia cui a suo modo voleva bene ma che non riusciva a non vedere come il fulcro della perdita di tutte le sue possibilità, prigioniero di un lavoro che non sapeva di odiare, continua ancora oggi non a vivere, ma a sopravvivere alla propria vita, incapace e oramai demotivato a cambiare la sua condizione.

In sostanza, abbastanza romanzata, credo sia la storia del mio capo.

lunedì 23 giugno 2008

Gente in viaggio

Sono appena tornato, dopo un viaggio in treno che prima mi ci ha fatto credere e mi ha fatto godere con l'aria condizionaa a palla e poi mi ha ammazzato al cambio con l'afa più terribile. Al ritorno, niente da segnalare, ma di quello che è successo all'andata, ne ho da dire un bel pò.

Alla stazione, prima di salire, vedo un tipo carino che mi fissa. Lì per lì ho pensato mi conoscesse, non era un viso molto nuovo (ma a me sembra sempre di conoscere tutti, faccio poco testo). Vedo che deve prendere il mio stesso treno, quindi lo metto alla prova: salgo per primo, scegliendo una carrozza fuori mano, e un posto dal quale sia facile monitorare la zona. Lui ci sta, sale nella stessa carrozza, si siede a portata di sguardo. Poi, mi sono scordato di lui. Avevo un giornale da leggere, e mi ci sono un pò perso. Ad un certo punto, lui fa per scendere: la sua fermata in realtà era quella successiva, ma si mette nell'anticamera dell'uscita (lì ndo stanno i cessi, pe' ccapicce) a fissarmi da dietro il vetro. Lo fisso pure io, stiamo lì a fissarci per qualche minuto. Poi scende, senza dir niente, e se ne va. Per un attimo, allunga lo sguardo verso il finestrino. Lo saluto con la manina e lo sguardo da "Bello, ti sei perso un'occasione con un figo come me".
Si ritorna, e mi lascia il suo numero di telefono scritto su un biglietto dell'autobus usato.

Milza era questo il vecchietto che ti dicevo.
Ancora sconcertato dalla facilità con la quale aveva capito fin dall'inizio la mia finocchiaggine (oh, io vado molto fiero del mio essere maschio fino all'osso, vedeste ultimamente come ero ultràs alle partite degli Europei!! E, secondo me, a Donandoni je ce stà bene), arriva un vecchietto sui 55-60 anni, fisicato, che mi si siede vicino.
Comincia a fare conversazione. Di dove sei, come ti chiami. Io sono albanese, ho fatto 30 anni di marina (e cazzo se si vedeva), ora faccio l'imbianchino. Sto in via tal dei tali numero 14, passami a trovare. Ma quanto sei carino. Ma complimenti alla tua mamma, e a tutta la tua famiglia. Perchè non mi dai il tuo numero di telefono. Sei fidanzato?? E poi, la frase migliore che mi ha detto: Tu e io siamo asciutti, abbiamo un bel fisico ma siamo magri perchè facciamo tanto sesso.

Sono sceso dal treno con l'autostima rinnovata. Sarà che non sono solo gli etero a guardarmi??
Ah, a proposito: il mio collega ambiguo mi ha proposto di andare ad abitare con lui. Se accetto mi fa anche lo sconto. Intravedo fra le linee delle realtà delle possibilità... (finale Marvelliano, era dovuto)

sabato 21 giugno 2008

Il mio primo schiuma party

Delusione. Chi si aspettava figoni ignudi che danzavano nella neve, orgie nascoste dal candore saponato, baci rubati di nascosto ai rumeni 25enni mori bel culo capelli a punta alto più o meno così, beh, c'è rimasto male.

Ci so rimasto male.

Ma solo per quello però. Il mio fantastico rumeno 25enne moro bel culo capelli a punta alto più o meno così (ah, anche pisello enorme), era lì. E stasera, cazzo mi ha guardato dall'inizio alla fine. E come! Certo, non come io guardavo lui, ci mancherebbe, avrebbe avuto bisogno di un binocolo o della supervista di Warren Wortinghton (di cui gli autori si dimenticano sempre, mica è solo un cretino volante! Ho scritto male il cognome), ma guardava invitantemente. Me lo impromava con lo sguardo.

La serata s'è svolta più o meno così: gli sfigati in quel quadrato di terra dove una macchina di terza mano spalava schiuma, i ritrosi (me compreso) dall'altra parte a giudicarli.
In mezzo ai ritrosi c'era gente che guardava il compreso (io) e ho sentito pure apprezzamenti pesanti.

Oh, stasera dovevo essere per forza più carino del solito (o perlomeno, più dell'altra volta): mi guardava il rumeno, mi guardavano alcuni ritrosi, Discorso ha attaccato bottone, SalvoDJ ha attaccato le mani (schiumose, non era un ritroso lui ma è scusato perchè è dello staff e perchè era carino in costume), ho baciato una donna, ne ho leccate altre, e ad un'altra ancora ho morsicato una tetta. Alla faccia dei Gem Boy:



Milza avresti dovuto esserci, ti saresti divertita.
Bella serata, ricca di ponti per l'autostima. Ho comprato pure i biglietti per il Pride; quelli di Alanis, non riesco a trovarli da nessuna parte porca puttana!! Se non li trovo spacco tutto!!! (finale Marvelliano, era dovuto)

E probabilmente, avrei morsicato una tetta in più.

giovedì 19 giugno 2008

Le cronache di Esamia

"Prego si sieda. Ma io e lei ci conosciamo??"
"No, non mi sembra..." Ma che già ce prova? L'ho sempre detto che a 60 anni effeminato e single, questo è frocio sicuro "...Ho fatto un esame con lei... 3 anni fa".
"Ah."
"Eh." ??
"Sarà quello allora."

"Mi parli di..."
Ti prego. ti prego. Nullità della società. Patrimoni destinati. Invalidità deliberazioni. So solo questo. Ti prego. Forza. Nullità della società. Patrimoni destinati. Invalidità deliberazioni. Ti pr-
"...invalidità delle deliberazioni."
"AH!!" !!!!!!!!
"Mh?"
"No, dicevo... Le deliberazioni invalide... bla bla bla... tre ordini di motivi..."
"Beh, si erano tre prima della riforma del 2003"
"Ah" Di che cazzo di anno era il libro di quella???
"Comunque, continui"
"Ah. Eh. Dicevo. Bla bla bla..."

"Bene. Mi parli allora... Della rappresentanza".
Ok, dai più o meno la so. Apro la bocca. Prendo aria. "...-"
"No aspetti, è un argomento troppo ampio. Mi parli del sistema monistico".
"Eh." Cazzo.
"Si, dica."
"Uhm. Si. Si, il sistema monistico è quello che... Come quando, no... Insomma... Bla bla bla"
"Si, ok. Ma quali caratteristiche non deve avere l'amministratore per poter essere anche sindaco?"
"Ah." ??
"Eh."
"Mh." ?????
"Non se lo ricorda?"
"Eh, poco." Ma che è sta robba??
"Se l'amministratore fosse delegato, potrebbe essere sindaco?"
Si. No. Cioè boh, sicuramente dal tono è no, però se poi me chiedi perchè, che te dico? "Mh."
"Eh?"
"Cioè..."
"Ma no!! Se è ammnistratore delegato non può! Mi dica perchè!"
"Beh, perchè... Comunque... Se c'è la delega... Allora... E' delegato. Quindi..." Ma che cazzo ne so!!

"Credo che noi abbiamo bisogno di vederci una prossima volta."
"Eh." Nononononono-
"Lei non crede?"
"Eeeh."
"Bene. Arrivederci."
"Arrivederci" Cazzo sorridi, stronzo. Ti piaccio eh?? E' per questo che mi vuoi rivedere? Sigh. Te lo do se mi dai 30. Fanculo te lo do anche se mi dai 24. Sigh.

mercoledì 18 giugno 2008

Di nuovo, un incidente sulla curva maledetta

Per ora ho sentito solo la "botta" e un omino urlare "Non mi era mai successo, non l'ho proprio vista" "Eh, si, ma andavo piano". Vado in palestra, indugio un pò sulla scena per farmi i fatti loro, poi aggiorno.

Aggiornamento: Una punto (???) arancione scassata è da oggi pomeriggio parcheggiata davanti casa. Il signore con la punto (???) grigia si è scusato mille volte e si è preso tutta la colpa. Ad un certo punto la signora non so come, spostando la macchina ci è rimasta incastrata dentro e tutti i vecchietti dei palazzi ('sti palazzi ospitano o vecchi, che odio, o studenti, che se ne fregavano dell'incidente) qui intorno sono andati a dire la loro per aiutarla. Poi l'hanno scastrata, e senza aver chiamato polizia, pompieri o anche solo il carro attrezzi, se n'è andata lasciando lì la macchina.

domenica 15 giugno 2008

Genesi di una tesi. Tributo a Mono

Questo è il video che Mono ha prodotto (nel senso che poi il merito va in gran parte ad Awake) in seguito alla riuscita della tesi, vissuta come un calvario (ma in realtà serve a presentare le sue piante: BaThory, Leonarda Cianciulli e Presunta AnnaMaria Franzoni, modestamente nomi suggeriti da me medesimo, più Heimlich, un serialkiller su cui la tesi verteva: qualcuno ha visto il film Evilenko??).

Io sto video lo adoro. Il massimo che sia mai riuscito a fare è riprendermi in cam in atteggiamenti che non potrei postare su Youtube, pena il Ban.
Milza ma mica ho ben capito se hai letto.
Quando la darò io la mia tesi?? Per ora sono incazzato col sito dell'università: ieri sera tentando di iscrivermi ad un esame insisteva che sbagliavo la password, e oggi mi dice che i troppi tentativi falliti mi hanno cancellato l'account. Ma vaffanculo!! Quindi non mi posso iscrivere all'esame, se provano martedì a dirmi che non lo posso fare li meno.
Ma perchè il mio rapporto con l'informatica è sempre così travagliato? Oggi non riuscivo neanche ad accedere a
>CAM4 per vedere le webcam individuali. Che tristezza. Mi sono dovuto masturbare con Blake Harper che faceva sesso con un nero!! Mamma che ribrezzo. Gli spariva in tutto quel buio, non farò mai sesso con un nero, è inquietante. Fa paura.
Quindi sii più esplicita: lasciami un commento con su scritto: "viva L'Asta Di Uno"
Torno a studiare. Sempre sul libro di una cliente del bar (che non conosco, ma che me l'ha prestato), che lei rivuole a tutti i costi indietro ma io non le porto mai. Mi serve, non lo capisci? Cosa c'entra il tuo diritto di proprietà? La gente ha pretese assurde alle volte. E' ovvio che i miei bisogni sono più importanti dei tuoi (fosse anche solo perchè tu sei donna e quindi essere inferiore e io sono uomo, come dice l'Asta Di Uno).
Ma lo devi scrivere 4 volte, una per ogni Asta.
E adesso è ora di mettere da parte la mia follia, e fare quello che va fatto! (finale Marvelliano, era dovuto)
Bacioni adepta: ovviamente tu non sei inferiore in quanto sei adepta.
Aggiornamento: il mio collega, quello carino ed equivoco, mi prende per i capezzoli e mi fa "ma i tuoi sono strani, sono troppo vicini" e nel frattempo continuava a tastare per saggiare tale stranezza. Poi, mentre guardavamo la partita dell'Italia, mi abbraccia e fa "se succede qualcosa adesso, ti bacio" e io "speriamo succeda qualcosa". Ma l'ho detto in modo troppo etero, ero poco credibile. Non sapevo dove mettere sta cosa, quindi l'ho aggiunta qua. Oh, blog mio, regole mie.

giovedì 12 giugno 2008

Vado al Gay Pride!


Adoro quando metto gli spaghetti nella pentola e questi si allargano perfettamente a rosa. Mi riesce una volta ogni dieci. Sto cucinando a suono di "Naruutoo, Naruutoo" in tv (nel senso che è tardi) perchè prima sono stato da Awake a provarmi la maglia. Poi ho optato per la canottiera, stranamente non ho provto repulsione per la mia figura pur avendo spalle e braccia scoperte.

Awake ha disegnato una stampa per le maglie (la potete vedere nel suo blog, ho aggiunto i link!) e io e lui andremo in coordinato.

Io sono uno che di solito sti eventi politico(?)-culturali gay li evita come la peste, le sfrociate pubbliche mi sfastidiano... Però non so, stavolta mi va di vivere la cosa in prima persona, vedere da vicino di cosa si tratta e non solo tramite telegiornale (dal tiggì invece, col culo che mi ritrovo, sicuramente mi vedranno i miei, magari mentre ballo YMCA fra un camionista peloso e sudato e un travestito in parrucca rosa confetto). E poi sennò Awake andava solo, ma questo è solo un plus che mi ha convinto. Viaggio in pulman (pieno di froci e lelle, la maggior parte dei quali crede veramente nell'importanza politica della manifestazione) al costo di 10 euro, pure uno tirchio come me se lo può permettere, dai!

Vado a mangiare gi spaghetti, che ormai son fatti. La casa lì sopra è fatta di spaghetti, a grandezza naturale.
E oggi pomeriggio, studio a palla perchè sennò non passo manco stavolta.

Madò, andrò al gay pride.

Ci sono anch'io là fuori (finale Marvelliano, era dovuto)

mercoledì 11 giugno 2008

La chiave, la scarpa, la Vespa.

Oggi vado in palestra, come faccio ormai da mesi 3 volte a settimana. E come faccio ormai da mesi, 3 volte a settimana, in palestra, mi denudo davanti allo specchio dello spogliatotio e penso che dovrei smettere di buttare soldi inutilmente.
Forse rimirando troppo intensamente la mia immagine riflessa, perdo la cognizione dello spazio circostante, tanto che, una volta rivestitomi e fatta la borsa, non trovo più le chiavi di casa (che erano nella tasca dei jeans, prima che li togliessi per andare a tirar su pesi, sono sicuro).
Disfo la borsa, riapro gli armadietti, coinvolgo nella ricerca tutti i presenti nello spogliatoio (tra cui la Mutina, un parrocchiano su cui pesa questo orrendo soprannome in virtù di una postulata sua pochezza riguardo a capacità verbale, che era mezzo nudo e visibilmente imbarazzato), sposto tutte le panche, guardo anche nella fessura di scolo del pavimento, rifaccio la borsa, la disfo di nuovo.
Niente. Le mie chiavi sono sparite.
Mi accingo a tornare a casa, sconsolato, telefono alla mano, cercando i miei coinquilini: Tiphoid non risponde, tiene il cell sempre senza suoneria (ed è meglio così, altrimenti chissà quale "bella topolona" o "gennà, risponni au cellulàri'' intonerebbe il suo apparecchio), l'adepto numero Uno neanche, ed in effetti era anche impossibile, visto che mi ha detto ieri di essersi perso il telefono (o gliel'hanno rubato? Non ricordo bene).
Arrivo a casa, magari l'adepto numero Uno è già tornato dal lavoro. Suono, ma niente. Mi accingo a disfare di nuovo la borsa in mezzo alla strada con fare da allucinato, quando da lontano vedo una Vespa che mi viene incontro, suonando il clacson (così si chiama pure quello della Vespa?).
Era la Mutina, che mi ridà le mie chiavi, che aveva trovato dentro una delle sue scarpe.

Un saluto a Milza...
Ora. Io sarò pure un fanatico della mia >RELIGIONE, ma:
°Avrò incontrato la Mutina due o tre volte in palestra. E proprio quel giorno era lì, e io manco dovevo esserci perchè di solito ci vado di Lunedì.
°Fra tutte le scarpe che c'erano, proprio nella sua è andata a finire la mia chiave.
°La Mutina è parecchio amico del mio ex coinquilino (quello di cui attualmente occupo la ex stanza, oddio che frase sgrammaticata) e sapeva dove abitavo.
°E' arrivato proprio mentre mi accingevo a fare una scena da pazzo esasperato in mezzo alla strada (tipo stavo per far volare dalla mia borsa calzini sporchi e magliette sudate urlando alla ricerca della chiave perduta) salvandomi dalla pubblica umiliazione.
Ma quanto cazzo (e la parola ci sta tutta) è potente l'Asta Di Uno??
...Che credo sia l'unica che evidenzia i post per scoprire i segreti interlineari... Brava, brava.
Infine, stasera, mi arriva un sms che mi dice che ora il cellulare dell'adepto numero Uno è acceso. Si vede che qualcuno l'ha trovato.
Quindi, cerca di farmi capire che hai letto nel commento ma senza farti capire dagli altri.

Oggi abbiamo anche prenotato per Torre del lago. Dovrà essere bel tempo dal 2 al 9 agosto. Quindi, come promesso a Mono, "Basta Pioggia" (finale Marvelliano, era dovuto).

martedì 3 giugno 2008

Ancora un incidente sulla curva maledetta

E' il 5° in due mesi, da quando ci faccio caso. Ho deciso che ora ogni volta che ne vedrò uno lo posterò. Stavolta però invece della classica macchina contro albero era una macchina contro macchina.

(la merda sul)La finestra di fronte (al dormitorio). Un possibile film di Ozpetek (con tanto di figone gay. Mai scritto un titolo più lungo, credo)


Si, ok, ho capito che dello SCUMM non frega una cippa a nessuno (ma tanto tentacolo viola con l'Asta Di Uno in mano resterà lì lo stesso).

Parliamo di un argomento più interessante allora: il piccione che ha cagato sul vetro della mia finestra. Ecco qua (metto la foto con la consapevolezza che accapi ed interlinea impazziranno):






Ora. Tralasciamo il fatto che non so usare neanche Paint di Windows per modificare le foto. Ma mi spiegate come cazzo ha fatto l'uccello malefico a cagarmi sul vetro?? La finestra è posizionata in un incavo di almeno 25 cm, praticamente la lunghezza del davanzale; sopra, oltre ad esserci lo stesso spazio, c'è pure il tetto!!


Come ha fatto? L'ha tirata con la fionda? L'ha messa lì qualche entità malefica nemica dell'Asta (o essa stessa) per farmi capire qualcosa?? Che c'entri il fatto che l'edificio di sotto è quello che ospita il dottore studentesco (oltre ad essere il dormitorio maschile, ma per quanto guardi di continuo, mai visto un pischello carino) ed io ho la diarrea da più di qualche giorno??


Già che sto spostando le foto dal cell al pc, e già che si parla di Asta (ma quando mai non parlo di Asta, che si tratti di religione farlocca o meno??) e quindi di coincidenze, posto pure st'altra foto:


Questo qua è un figone assurdo, ma veramente assurdo, ma da sbavo immenso, che ho visto nudo in cam su internet (tramite un sito di vouyerismo globale via cam: tu vedi tutti e loro non vedono te!! Bellissimo!! Ci ho beccato pure qualcuno del circondario...) più e più volte, mi ci ero affezionato al ragazzo, era troppo bono (ed era pure nà scema, faceva i balletti nudo in giro per la stanza). Rumeno, 25enne, ora che ci penso mi sa che a volte rispondeva pure in italiano.

Mesi dopo, al Lido (qui di discoteche gay ce ne sono pochine) vedo un figone bassino moro, rumeno, 25enne. Figo da morire, mi piaceva un casino. Ma non riesco a fare il collegamento. Fino a ieri sera che l'omo mio me fà: "Ma questo somiglia a quello che ballava con Discorso" (non badiamo ai soprannomi dei Froci che mi girano intorno).
E infatti era lui. ERA LUI!! Madò sono 24 ore che sono eccitato. Magari venerdì sera al Lido lo rivedo. Amore mio scusa ma se lo trovo non rispondo di me. Fammi la guardia venerdì, che per fortuna non lavori (il mio boy, per chi non lo sapesse, al Lido fa il barista figo. E' la sua mansione, per contratto: "Barista Figo").

Le nostre vite sono state compromesse.
Definisci "compromesse".
(finale Marvelliano, un pò tirato, ma era dovuto. Oh, nessun problema agli interlinea, ma non dipende da me).