sabato 29 novembre 2008

Un grande ritorno

Dopo mesi di tranquillità la curva maledetta è tornata a colpire. Ho appena visto i resti. Sam è arrivata oggi pomeriggio e per poco non stirano pure lei!!
Ho deciso che la curva maledetta da oggi si chiamerà Apollonia.

mercoledì 26 novembre 2008

Ma che vuol dire "Abiura di me"?


Di Caparezza non si può certo dire che non sappia fare uno show. Anche io come migliaia di persone stasera sono andato al concerto gratuito al palazzetto dello sport. 
Sinceramente, pensavo Caparezza tirasse meno, però in effetti era gratis (cioè il costo dell'entrata era quello di una donazione spontanea ad Emergency, quindi credo che l'omino che vendeva la porchetta fuori abbia guadagnato molto di più). Io di mio (Caparezza non mi piace) ho cominciato ad appassionarmi al concerto dopo aver visto uno sketch su Ms. PacMan che tradiva PacMan con Blinky (il fantasma rosso: ho appena scoperto che i "fantasmi" di PacMan in realtà erano omini con dei lenzuoli addosso). Non conoscevo praticamente quasi nessuna canzone, ma mi sono divertito grazie ai vari intermezzi comici.
Standò lì seduto a guardare il concerto, ho realizzato definitivamente di avere ormai una certa età. No, no, non è il solito piangersi addosso perchè mi sento vecchio, è una riflessione pacifica che ho fatto mentre osservavo il mio comportamento e quello degli altri intorno.
La gente entrava ed usciva per comprare da bere (dal porchettaro di cui sopra) mentre io pensavo agli effetti deleteri dei liquidi sul pavimento del palazzetto. Saltava e cantava a squarciagola mentre io pensavo al Gap generazionale fra loro e il cantante di cui sono fan (e anche al fatto che, secondo i canoni di Caparezza, il 98% dei presenti stasera rappresentava feccia). Anche il mio ragazzo si è alzato a saltare quando ha sentito non so quale canzone mentre io pensavo agli effetti sulla salute dei presenti della nube di fumo che permeava l'ambiente.
Quindi in definitiva, non sono stato male... Ma vuoi mettere con una partita a >S.P.Q.RISIKO???


Comincio ad essere troppo vecchio per questo genere di cose... (finale Marvelliano, era dovuto)

domenica 16 novembre 2008

Stamo sempre lì...

Vi capita mai di mettervi a letto, stanchi morti, e di non riuscire ad addormentarvi perchè pensate alla vostra vita, ai vostri traguardi, ai vostri successi, gli insuccessi, alle persone che se ne sono andate, a quelle che sono rimaste, insomma, di raggiungere la fase REM in preda alle seghe mentali? A me succede spesso.
Quindi cerco soluzioni (che poi non applico), escogito situazioni (che poi non realizzo), faccio buoni propositi (che poi non mantengo).
Ma perchè? Dove andare a scavare per trovare una giustificazione a quest'apatia sfrenata? A questa continua mancanza di rispetto verso chi mi paga gli studi e vorrebbe risultati? A questo menefreghismo quotidiamo per quelle cose che poi scopro essere davvero importanti solo la sera tardi sotto le coperte (per poi dimenticarmene la mattina dopo)?

Un giorno ho messo a lato del blog il testo scorrevole di una canzone, pensando: ecco, ora che ho trovato questo sito metterò ogni volta una canzone diversa a seconda del mio stato d'animo.
Ma la canzone è rimasta quella, come è rimasto attuale quello che dice.

In sostanza:
Non è colpa mia, è colpa degli altri, nessuno mi aiuta, tutti ce l'hanno con me, sono sfortunato e le circostanze mi danno continuamente contro, nessuno mi capisce, mi odiano tutti, ormai è tardi, non farò in tempo, eccetera.
Ma poi: queste sono solo scuse cretine, datti una mossa e smetti di farti seghe mentali. Scemo.

Ecco, cerco ispirazione continua da queste parole (non che ci volesse Alanis per farmelo capire, sono cose che ovviamente ti ronzano in testa da sole) ma non ho quel qualcosa che serve per rendere reale quello che penso. Per realizzare quello che dovrei fare.

Ma quanto sono coglione?
Da domani cambia tutto.
Come no.

venerdì 7 novembre 2008

Razionalizzando...

Volevo rispondere aggiungendo un commento nell'ultimo post... Invece preferisco farlo aprendone uno nuovo. 
In seguito allo sfogo di cui sotto, le vostre risposte sono state molteplici e tutte positive e adorabili. Non mi era mai successo poi di ricevere una marea di sms dopo aver scritto qualcosa sul blog (anche da persone che non mi sarei aspettato, cosa graditissima).
Un grazie a tutti, e anche io vi voglio bene. Tanto. Anche se non sono sempre (o meglio quasi mai, orso come sono) capace di dimostrarlo, anche se ci vediamo poco (non è che tiro le sòle, spesso le circostanze mi danno contro!!), anche se per una cazzata o per l'altra vi ho trascurato per un certo periodo (cercherò di rimediare. O almeno saprete che tenterò di farlo). O anche se non ci conosciamo proprio e la nostra è un'amicizia prettamente telematica.
AmoVi.

Tenetevi sto post come l'oro voi che mi conoscete, perchè è notorio che non sono avvezzo a tali esternazioni.


giovedì 6 novembre 2008

Paranoie da quindicenne

Se c'è una cosa che mi fa veramente paura, quella è la solitudine. Il pensiero un domani di essere solo (e da omosessuale, so che la probabilità è più alta che per qualsiasi altra categoria di persone) mi terrorizza. Mi vedo 50enne in casa mia, la domestica che viene una volta a settimana a rassettare e che io aspetto con ansia per fare 2 parole, mi vedo preda di un infarto e vedo il mio corpo marcescente che viene ritrovato solo quando comincia a puzzare. Mi vedo mentre sfoglio la rubrica (sarò certamente molto più tecnologica di quella che sto immaginando adesso) e mi vedo pensare di non poter chiamare quelle 4 persone di cui ho ancora il numero perchè ormai abbiamo perso i contatti da tempo. Mi vedo in chat su internet a cercare di rimorchiare ragazzini gerontofili per fare un pò di sesso (o magari, ragazzini arrivisti o mercenari).
Sono la classica persona che non si sente pienamente tua amica finchè la cosa non viene chiarita. Quel tipo di persona che se non la inviti esplicitamente a cena non viene perchè ha paura di essere di troppo. Che se organizzi qualcosa senza dirglielo si offende a morte e la prende sul personale (affrontando la cosa con depressione però, anzichè con rabbia. Non è molto da me non arrabbiarmi in effetti).
Come stasera che i miei amici sono tutti in giro (compreso il mio ragazzo) e io, che non vedevo l'ora di uscire con qualcuno dopo il lavoro e una giornata troppo inquadrata, sono da solo a casa perchè non ho avuto la faccia di chiamare qualcuno per fare qualcosa.
In questi momenti mi sento troppo fuori dal mondo, isolato, comincio a pensare di non avere nessuno attorno che mi voglia bene, che è troppo tempo che non mi arriva un sms, che la gente sta meglio senza di me... Tutte quelle cazzate da insicurezze infantili insomma che la mezza parola di un amico spazzerebbe via in un attimo.
Ma in questo momento (e se non fosse così, non avrei avuto bisogno di sfogarmi con un blog) non c'è nessuno che me la dica, quella mezza parola.