sabato 30 agosto 2008

Sono sconvolto!!

Non è perchè ho scoperto che alla Feltrinelli c'è in'intera sezione di libri per bambini dedicata alla cacca. Non è perchè Cento ieri sera pomiciava con una delle bestie di Satana. Non è neanche perchè uno sconosciuto mi ha contattato su Badoo dicendomi che si è perdutamente innamorato di Mono (e poi c'è chi dubita del potere dell'Asta Di Uno...??).
Ho visto questo acclamato film di cui tanto si parla.

Denti.

Per i profani, che roba è?? In sostanza, c'è una poveraccia con la >VAGINA DENTATA (ma delle cose adunche e taglienti tipo squalo, ne mostrano uno ad un certo punto) che per caso o coincidenza viene violentata da questo e da quello durante tutto il film, e via piselli (e non solo) tranciati a gogo.

La scena clou è quella in cui lei si reca dal ginecologo, perchè "Forse laggiù c'è qualcosa che non va". Ma cazzo, cogliona, la tua figa c'ha i denti e tu credi sia normale?? Ma dove cazzo vivi? Sei precipitata su un'isola deserta con un volo Oceanic 18 anni fa? Sei stata rapita dagli alieni che ti hanno convinta che rimarrai incinta tramite un microchip impiantato alla base del collo? Sei stata educata da piccola solo dal tuo osservatore, che ti ha insegnato perfettamente solo ad uccidere vampiri e demoni? (una frase di merito a destra fra gli aforismi per chi coglierà in ogni dettaglio tutte le sfumatore telefilmiche di cui ho appena abusato).
Comunque, ecco la scena in questione. Guardatela bene.



Ok. Allora. Secondo me si commenta da sola; molto più adeguata ad un ennesimo episodio di Scary Movie che ad un film che dal >TRAILER sembrava quasi votato all'horror.
.. Lui poi guardando i moncherini urla ciò che ogni dottore americano avrebbe istintivamente urlato: Vagina Dentata, in latino.

Un film con un concetto di base che definire bizzarro o stravagante è estremamente riduttivo, trattato in maniera pessima sotto ogni punto di vista (ma perchè non c'è uno straccio di trama??) girato male (se lo vedete, ditemi cosa pensate delle simpsoniane vedute all'orizzonte) e con dei comprimari affatto interiorizzati che agiscono bislaccamente ed a sproposito, solo in funzione dell'ennesimo "Zack!" della nostra eroina (che arriva praticamente ad autoproclamarsi vendicatrice delle donne oppresse dalle violenze sessuali).

Però la protagonista ha vinto un premio per la sua recitazione.
Ci mancherebbe, girare un film del genere senza scoppiare a ridere in ogni momento in faccia al regista, allo sceneggiatore, o agli altri attori, primo fra tutti il ginecologo, non dev'essere stato per nulla facile.

Insomma dico, ovviamente... dovete vederlo.
Ovviamente, fatevi portare al cinema dal mulo.
Ovviamente, quella del mulo è una metafora: mica voglio farmi arrestare!

mercoledì 27 agosto 2008

Un pelino logorroico??

Parlo, parlo, parlo. Parlo continuamente. Parlo troppo, parlo a sproposito, parlo di stronzate, parlo disturbando chi invece vorrebbe studiare sul serio, parlo di fumetti, parlo di esami, parlo di quanto ritengo stupide le scienze statistiche, parlo della Chiesa (male, sempre e comunque male, ma poi mi viene il magone se ne scrivo usando la lettera piccola!!), parlo della stanza che dev'essere affittata (con persone con le quali non dovrei parlarne, che poi mi mandano a casa gente che non vorrei assolutamente avere come coinquilini), parlo del futuro che mi fa paura, parlo interrompendo chi sta parlando con me, parlo alzando la voce quando non riesco ad esprimere bene un concetto, parlo di Baldur's Gate 2 che non riuscirà a rovinarmi l'esame venturo, parlo di come la politica italiana è influenzata da una realtà sociale malata, parlo di soldi che mancano sempre e non bastano mai, parlo di come Xena sia estremamente sottovalutato come telefilm (tra l'altro, la storia di fondo era quella di due lesbiche che si amavano su contesto mitologico, ma Italia1 ha tagliato tutti i pezzi "osè"!!), parlo di Scrubs che è il mio telefilm preferito, parlo dei momenti fantastici e di quelli terribili della mia storia, parlo dei rumors per cui sarebbe in preparazione Fantaghirò 6 (sperando che sia vero!!), parlo di quant'è bono quello (e quell'altro, e quello ancora, e quell'altro là, eccetera, incluso quel figone di Ben Stiller che pure in un film come Dodgeball in cui era conciato da cretino riesce ad attizzarmi un casino), parlo di Risiko che è troppo tempo che manca tra i miei passatempi, parlo a voce alta male di qualcuno in modo che quel qualcuno senta quello che dico, parlo dell'insensatezza dell'idea di possedere una "scintilla" unica e personale che ci distingue di base da tutti gli altri e che in gergo spirituale viene chiamata anima, parlo di Twister che è un gioco che istiga alle orgie (con o senza i??), parlo di gatti che si chiamano Mario, parlo di Alanis che s'è ingrassata da morire dopo essere stata mollata, parlo di Jean-Claude, Madre, Madrina e Renato (non mi piace Titti), parlo dei cereali Fitness che son meglio di quelli Kellog's, parlo dei problemi insuperabili ma che poi sembrano cretini paragonati ai problemi veri, quando qualcuno che li ha te li mette davanti.

E in quei momenti, forse gli unici in cui varrebbe davvero la pena di dire qualcosa, non riesco ad aprire bocca.

domenica 24 agosto 2008

Se è vero che ognuno è quel che mangia...

Sarà che quando mio padre parla io faccio solo finta di non ascoltarlo per non dargliela vinta, sarà che ho realizzato che sentire ininterrottamente dolore dalle parti del fegato non è del tutto normale, sarà che alla fine Spike ha vinto l'infinita guerra nata fra noi a proposito del cibo, in settimana sono stato a pranzo qui.







Ho preso la cosa come una specie di inizio percorso.

Ormai che io viva la mia vita secondo stagioni televisive è noto, cioè prendo settembre invece di capodanno come starting-point per i buoni propositi che non manterrò (e non solo, ma la mia pazzia è mia e non la condivido).
Come sempre.
Comunque, mangiare più sano è uno di questi. Ho fatto la tessera lì al macrobiotico, e da lunedì credo che mi ci porteranno a mangiare per tutta la settimana.
Anche se spero di no.
Parlando con Atena, la mia guida spirituale (è il soprannome di una mia amica, non è che venero gli dei greci. Cioè, Marte un tempo, ma è un periodo superato) nonchè fomentatrice di infinite pippe mentali, mi sono reso conto che mi servono esperienze più "forti". Del tipo, qualcosa che riesca a cambiare lo schema tipo della mia giornata (sveglia-palestra-lavoro-nanna, con inclusi a volte studio e sesso) e a farmi crescere come persona, magari qualcosa che mi renda fiero di me stesso. Cosa che ora come ora non sono, anzi. E il prossimo Step, dopo il macrobiotico e il proposito di studiare coi miei due futuri ingegneri ogni mattina dalle 9 con loro, sarà un qualcosa tipo (come dirlo senza sembrare plateale? Mah) "la ricerca di me stesso" (ecco, magari le virgolette smorzano. Ma manco più da tanto, eh...?)



Dentro di me, ho sempre creduto che sarebbe stato più sicuro rimanere com'ero invece di tentare qualcosa di nuovo. Crescere significava cambiare... E correre dei rischi (finale Marvelliano, era dovuto)

giovedì 14 agosto 2008

Mi sento tipo pubblicità di Costa Crociere

E' una marea di tempo che non aggiorno il blog. Avrei voluto farlo, ma non ho potuto, causa cavo d'alimentazione del portatile dimenticato a casa dei miei e seguente vacanza a Torre del lago Puccini. Ne deriva che sono stato per 3 settimane senza Pc e senz Internet e sono in totale crisi d'astinenza.

Ma è della questa vacanza che parlerò ora, e avverto già che sarà una cosa lunga.

Partiamo io, l'omo mio (che si firma Spike), Mono e Awake, 2 coppie per quella che sapevamo già essere la meta perfetta per i single. E infatti.

Una cosa mai vista: almeno il 50% dei maschi che girano per il posto sono iperfisicati, gli altri sono soltanto muscolosi. Per una coppia l'impatto è debilitante, ed infatti sono da subito riuscito a farmi odiare ballando con uno a causa di una scommessa con Mono, e M non m'ha parlato per i primi 3 giorni. Ma io sono amabile, si sa, e il resto della vacanza, finchè non mi ha menato causa mani (altrui) sulle gambe (mie), è andata bene.

Comunque: appena arrivati al campeggio (che poi, abbiamo scoperto essere il peggiore di tutti quelli del luogo), abbiamo chiesto alla signora mezza addormentata di poter pagare subito, per evitare di rimanere magari senza soldi a fine vacanza. Lei divide per quattro, 117.50 a testa: paga Mono, paga Spike, paga Awake, poi la signora fa: Ok, ora vi mostro il bungalow.
Io ero ancora lì interdetto coi soldi in mano, ma Awake mi copre di scatto e: Prego, faccia strada.
Centodiciassetteeuroecinquanta di sconto, non male.

Arriviamo al bungalow, 4 assi messe in croce che oltre a noi ospitavano pipistrelli o topi (è difficile identificare perfettamente gli escrementi così simili delle due specie). Il lavandino del bagno era otturato, quello della cucina si è otturato in itinere, la tavoletta del cesso si è rotta due volte in modo definitivo (le altre volte siamo riusciti a riaggiustarla), e a tratti sentivamo odore di gas. Per il resto, carino. Direi, anzi, rustico. Ma non eravamo preparati al peggio.
Arrivati a sabato, abbiamo lasciato il BGW e abbiamo deciso di usare i soldi risparmiati per rimanere altri 2 giorni pernottando in quello che i gestori chiamavano il "Monolocale".
Di nuovo 4 assi messe in croce che contenevano un letto matrimoniale e uno a castello, e a stento la nostra roba accatastata da una parte. Quindi abbiamo dovuto usare i bagni pubblici e, soprattutto, le docce pubbliche.

Ora.
Io sono uno che è andato in campeggio quasi ogni anno per 20 anni, e di campeggi, e di docce, ne ho viste parecchie e diverse. Ma queste mi hanno sconvolto.
Tocco di tecnologia finissimo: ogni gruppo di campeggiatori ha un chip allegato alla chiave, sul quale vengono caricate le docce, al costo di 50 centesimi per ogni "razione" d'acqua. Peccato che il lettore dei chip sia in comune, fuori dalle docce, e che con i 50 centesimi d'acqua sopracitati sia impossibile farsi una doccia completa. Quindi attivi il chip, entri, cominci a lavarti, l'acqua finisce, devi uscire di nuovo, riattivare il chip, rientrare e finire la doccia. Che se non usi il tempo fra la prima e la seconda per insaponarti, non riesci neanche con 2 mandate a lavarti per bene: io personalmente sono uscito dalla doccia nudo e schiumoso per potermi sciaquare, alla faccia di chiunque sarebbe stato là fuori (ma non trovai nessuno).
Tralasciamo il fatto che ci ho pure fatto sesso in quelle docce, e quando siamo usciti lì fuori, stavolta, le donnine a lavare i panni (stessa stanza pure per i lavandini) c'erano.

Il mare a Torre fa schifo. Mono, veterano di anni, mi aveva già preparato, ma dato che il primo giorno il mare ha subdolamente finto di essere perfetto, pensai avesse esagerato. Invece no. Pieno di alghe, di meduse. Il bagnasciuga è troppo obliquo per camminare senza farsi male ai piedi (ma ho camminato lo stesso, e parecchio).

Ecco, fino a qui, si potrebbe pensare che questa vacanza non mi sia piaciuta.
E invece, non sono mai stato così bene come in questi 10 giorni.

Molto dipende dalle persone con le quali ho passato il tempo. Non ne passo molto col mio ragazzo per motivi (suoi) personali, e sono stato benissimo con lui nonostante le varie litigate (oh, io sono uno che guarda, scherza e fintoprovicchia troppo).
Mono e Awake sospettavo già fossero le persone fantastiche che sono e non hanno fatto altro che confermare quello che pensavo.
Oltre a loro, ho conosciuto parecchie persone interessanti: lì a Torre abbiamo incontrato un casino di persone che conoscevamo solo di vista (locali gay cittadini, più che altro) e con le quali abbiamo stretto la classica amicizia vacanziera, che però ha posto le basi (forse) per qualcosa di reale (dopo essere tornato, distinguo la vacanza dalla "vita reale").
E ho scoperto che la lesbica carina bionda non è una stronza, che quello enorme che ha fatto la Winx non è un cretino e che quello che ha vinto Miss Drag Queen Umbria (e poi anche Miss Simpatia Italia) è una sagoma, da schiantarsi. Ho scoperto anche quindi, o meglio ne ho avuto la conferma, che riguardo a prime impressioni non ci azzecco per niente. Ma proprio mai.
Per dire, Mono all'inizio non lo sopportavo, e Awake, che conoscevo solo come ex di Thypoid, mi stava abbastanza sul cazzo. Devo lavorarci su questa cosa delle prime impressioni.

La sera andavamo sempre a ballare al famoso Mama Mia. Musica carina, gente bona, drink da schifo. Una sera arriva quello enorme che ha fatto la Winx e ci dice "Cercano delle coppie che si bacino sul palco sotto la doccia". Spike ovviamente era riluttante, io ovviamente l'ho acchiappato e sono corso per le scale spinto da egocentrismo ed esibizionismo. Gara fra noi e un'altra coppia al bacio più lungo sotto la doccia, che ovviamente abbiamo vinto. Ma dato che non ci eravamo tolti i jeans, abbiamo passato il resto della serata in mutande (anzi in asciugamano: ovviamente, non glieli abbiamo restituiti a fine serata).

Domenica sera, l'ultima serata, grandissssime ospiti: Paola e Chiara. Fanno il loro concertino (di cui la metà in playback) poi si mettono in un angolo a firmare autografi. Anche io mi sono fatto firmare un autografo, pur non conoscendo quasi neanche una loro canzone: ma ho chiesto di firmare by Iris e Patrizia. Chiara mi ha guardato un pò strano, ha riso, poi s'è firmata Patrizia (svelando il mistero di chi fosse l'una e chi l'altra). Non spiego cosa significa tutto ciò perchè confido che lo sappiate già tutti. Alla domanda "Cosa ne pensate dell'imitazione della Littizzetto ?" hanno risposto "Diciamo che ci sta cordialmente sul cazzo".
La stessa sera ho parlato anche con Grillini, che mi ha diagnosticato un'infiammazione alla prostata (ricordate il fatto che ce l'ho sempre duro?? Ecco, potrebbe derivare da quello). Sto quindi programmando una visita urologica.

Per ora, basta così. Se mi verrà in mente qualcos'altro, aggiornerò. Adesso devo andare a prepararmi perchè i miei, grandi artefici di ricatti psicologici, mi hanno convinto a passare Ferragosto con loro, al mare, che non sarebbe neanche tanto male se non ci fosse in giro il piccolo Lord, il mio cuginetto 14enne fin troppo navigato. Che in realtà non è che mi stia sul cazzo, anzi, però mi fa regredire ad uno stato nel quale sembriamo coetanei. E non è bene. E poi che palle, parla sempre di figa.