Beh, è una domanda difficile. Implica che io conosca bene le mie inclinazioni e sia sicuro riguardo ciò che voglio. E non è così. E poi, da grande è troppo generico. Tra dieci anni? Quindici? Se mi dici che intendevi cinque ti arriva un pugno in faccia. I capelli bianchi sono lì perchè i miei bulbi hanno carenza di proteine. Non che io sappia se il funzionamento del bulbo dipenda da proteine, ma se le mettono negli shampoo, a qualcosa serviranno. Le stempiature invece sono lì perchè geneticamente in famiglia tutti perdiamo i capelli presto. Le rughe? Prendo molto sole.
L'esame è andato male, bocciato.
Niente. Vorrei poter avere qualcosa (di fisico, di spirituale) che mi permetta di poter fare solo quello che mi pare, quando mi pare. Oggi voglio fare Bunje Jumping, oggi voglio andare a cogliere stelle alpine sul monte bianco, oggi voglio guardarmi la puntata registrata di ieri sera dell'Isola dei famosi. Potevo vederla ieri sera, ma stavo facendo pesca subacquea ai Caraibi (lì era giorno c'è il fuso orario... ignoranti). Beh forse il tutto potrebbe riassumersi col fatto che vorrei avere molti soldi.
Ma l'amore, il completamento, il sentirsi vivi che deriva solo dall'avere accanto una persona che ti ama e che ami disinteressatamente? Correggo allora dicendo che vorrei avere un fidanzato dannatamente ricco. E bello, ma non è importante. Nel senso che se è ricco come dico, vuoi o non vuoi bello alla fine diventa. Anche a costo di farsi infilare dietro le ginocchia quella roba che poi puoi spacciare per polpacci dovuti ad un'infanzia passata in bicicletta (pratica molto diffusa in America, lo fanno anche per i pettorali. Sempre di silicone e di chirurgia si tratta, ma al maschile).
Mancherebbe la realizzazione. Sarebbe frustrante avere tutto senza la consapevolezza di essersi guadagnati ciò che si ha. Senza un lavoro o un'attività nella quale esprimersi liberando tutto quello che si ha dentro. Correggo ancora: il fidanzato dannatamente ricco lo conoscerò nell'azienda dove lavorerò, all'interno della quale nel giro di pochi anni sarò salito talmente in alto da poterne rilevare il 50%: l'altro 50% è suo, lo incontrerò alla prima riunione degli azionisti e sarà immediatamente sesso sul tavolo, tanto non dovrebbe esserci nessun'altro, 50 più 50 fa 100. Oh, l'azienda è produttrice di merendine senza grassi, software per pc dedicati allo svago, fornitrice di servizi turistici e vacanzieri e organizzatrice di eventi (anche estremi). Una divisione importante sarà quella di sceneggiatura legata a contratti continuativi con vari media.
Visto che il mercato va sempre a suo capriccio, potrebbe anche capitare di dover dichiarare bancarotta. Nonostante tutti i grandi meriti che hanno fatto della nostra azienda una grande realtà economica internazionale. Il rapporto col mio lui si deteriorerebbe e potremmo anche arrivare a lasciarci.
Quindi la prossima volta che qualcuno mi domanderà:
"Cosa vorresti fare da grande?"
Risponderò, riassumendo il tutto in quattro parole:
"Spero di non fallire".
La risposta sarà soddisfacente e ricca di significati intrinseci, testimonierà la mia voglia di mettermi in discusssione e la passione che metterò nel raggiungere i miei obiettivi.
In teoria.
In pratica è procedura concorsuale. Si vede che ho studiato eh?
"Magari nell'azienda farò l'avvocato"
"Eh?"
"Uh, no dicevo: spero di non fallire. Arrivederci"