mercoledì 29 ottobre 2008

Grazie!!!!

A sorpresa, anche se vari indizi avevano fatto nascere un lieve sospetto (leggi: sicurezza assoluta) un template nuovo nuovo fatto tutto da Awakening, il mio carissimo amico artista (che ovviamente all'inizio, per la legge inversamente proporzionale che domina le mie prime impressioni, mi stava abbastanza sul cazzo) del quale vi invito a visionare le opere >QUI (se siete troppo pigri per cercare il link a destra). 
Grazie!! E' bellissimo!!!

E' un enorme uomo di metallo, ma la sua è l'anima di un artista (finale Marvelliano, era più che dovuto)

lunedì 27 ottobre 2008

Come passa il tempo...

Più o meno 73 mesi fa quello che ora non considero più neanche il mio ex mi mandò a conoscere un ragazzino represso di appena 18 anni per cercare di convincerlo a fare sesso in 3 (non era palese allora, ma col senno di poi capii che intenzioni aveva).
Incontro 'sto sbarbatello, bassino, abbronzato, abbastanza sfatto (eh si, era sfatto, spettinato e con qualche chilo di troppo), e all'inizio non mi disse niente in termini di attrazione.

Meno di 2 mesi dopo, lascio quello che non considero più neanche il mio ex per uno che non considero neanche una mezza storia. Nel frattempo, a sua insaputa, uscivo pure con lo sbarbatello, perchè mi attizzava il fatto che per lui fossi il primo. Quando il manco mezza storia scoprì il fatto, mi impose una scelta, e chissà perchè io scelsi lo sbarbatello.

Oggi sono 5 anni che stiamo insieme.
Per dovere di cronaca (...), aggiungo che lo sbarbatello nel frattempo è diventato un figo.

So, in cuor mio, che io e te siamo sempre stati fatti per stare insieme (finale Marvelliano, era dovuto)

lunedì 20 ottobre 2008

Nostalgia della terrra natìa??

Scorci di folklore e di personaggi caratteristici direttamente dalla conca ternana:
A voi Annarosa, dei pluripremiati (ma dove? Ma da chi??) Altoforno

                                                                  


T'hanno visto anche a tempi moderni
Hanno detto "Ecco quello de Terni"
Sei arrivato sui tuoi tacchi a spillo 
"Siamo donne" intonava Jo Squillo
La mini e quel tuo toppe bblu
Gianfranco nun te chiami più
Non riuscivi a accettare il tuo corpo
Te piaceva la carne de Porcu

Esse ddonna è una cosa normale
Diventacce te pija un pò male
Fino a ieri guardavi Biscardi
Mò t'abbracci cò Daria Bignardi
Tù nonno lungo aveva visto:
"Che jemo fatto a Gesù Cristo!!!"
Dà sta storie de certo uscirai
Ce faremo una birra all'Hawaii

E intanto il tempo se ne va 
E mo te fai chiamà Annarosa
Te metti a sede pè piscià
La vita è tutta n'andra cosa
La picchia che gran novità
Doppo la cura cò l'ormoni
Le puppe a pera han preso già
Lu posto de li cojoni

Si tu padre gridava al malocchio
Che scuperta lu fijo finocchio
Beh tù madre s'è pure commossa
Dopo che t'hanno assunto commessa
Nun c'hai più peli su le cosce
Li tanga venni a le bardasce
E stasera esci cò tu regazzo
Nun pò crede che lì c'era il cazzo

Capace c'hai ragione tu
Che hai appeso al chiodo li cojoni
La picchia certo te darà
Un sacco de soddisfazioni
Senza problemi a rimorchià
Te basterà uscì da la stanza
Così acchittati nun sarà
Difficile fà strusciapanza

E intanto il tempo se ne va
E mò te fai chiamà Annarosa
Te metti a sede pè piscià
La vita è tutta n'andra cosa
Senza problemi a rimorchià
Te basterà uscì da la stanza
Così acchittata nun sarà
Difficile fà strusciapanza

venerdì 17 ottobre 2008

Io adoro Gennaro Ivan Gattuso. E anche voi, CAPITO???

Gennaro Ivan Gattuso (recentemente ho scoperto il suo attizzante secondo nome) nasce il 9 gennaio 1978 a Corigliano Calabro (abitava vicino a due miei ex coinquilini che odiavo). 
Il passione per il calcio nasce nel piccolo ringhio in tenerà età: a 12 anni (dopo essere stato scartato dal Bologna) comincia una lunga militanza nel Perugia:


...Dove riuscirà a far notare tutte le sue qualità (nel 1997 viene eletto miglior giocatore dell'anno).
Seguirà una parentesi scozzese (con i Rangers di Smith) durante la quale conoscerà Monica, la sua attuale moglie (STA STRONZA!!! Sappi, Monica, che sei la moglie di calciatore più invidiata dopo la Posh).
Tornato in Italia, dopo un breve periodo con la Salernitana, approderà in pianta stabile nel Milan:

...In effetti, all'inizio 'n'era 'n fiore. Certo, poi è migliorato...

...Comunque, noi abbiamo notato Gattuso sul campo non proprio per le sue qualità di giocatore...







...Che a quanto pare non sono sfuggite neanche a famosi pubblicitari e al marketing in generale:





A me st'omo me fà morì. E' un figo assurdo, è simpatico, è un broccolone. E' sempre semplice, schietto, solare. E quando guardate le sue partite, non pensate che non faccia mai un cavolo perchè non segna (si lo so, siete froci quindi il calcio lo sapete valutare solo tramite lo standard "dentro" oppure no...), Rino è un giocatore indispensabile per la nazionale e per il Milan, rincorre qualsiasi avversario, percorre decine di kilometri a partita, recupera centinaia di palloni. E' un grande!! Chiudo con un estratto dalla Gazzetta by Gianluca Favetto:

“Rino Gattuso, grazie per la faccia che ci hai lasciato. Con quella barba che sembra una striscia di moquette, quella bocca che sembra una smorfia, quegli occhi che sembrano brace, quella fatica antica che, serrando insieme fronte, mascelle e mento, sembra un broncio. Non una fatica operaia, ma una fatica contadina. Una fatica da aratro in gita sui campi da calcio, strumento che solleva e ribalta la terra, la muove, la anima, la prepara ai semi e ai futti. Una faccia che la possono anche stampare su una rivista patinata, ci pensa lei a spettinare la foto. Ricorda sempre da dove veniamo: per questo sta bene nella nostra memoria, per questo è l’immagine del nostro futuro. Se la faccia, come dicono, è lo specchio dell’anima, voglio quell’anima lì, gattusa.”

Mi spiace, ma per quanto abbia cercato, foto di Gattuso nudo proprio non se ne riescono a trovare. Fatemi sapere, se qualcuno ci riesce...

Sono il migliore in quel che faccio (finale Marvelliano, era dovuto)



Aggiornamento dell'ultimo minuto:


mercoledì 15 ottobre 2008

Avecce li sordi

Ma piantiamola con questa fregnaccia che i soldi non fanno la felicità. Tutti a farsi il culo per l'università, per trovare un lavoro che dia il massimo (in termini remunerativi) e poi mi si esce fuori con la stronzata che i soldi non sono niente perchè non fanno trovare l'amore, la soddisfazione, la salute, la gioia di una famiglia...
Non è vero.
Se hai un casino di soldi, è molto più facile essere in buona salute. Se non altro, puoi arrivare facilmente e primariamente alle cure migliori (e anche finanziare la ricerca per la tua determinata malattia, ma soprassediamo).
E' più facile trovare soddisfazione, scopo e determinazione nel lavoro. Con un capitale iniziale ed un basso fattore di rischio (del tipo: se non riesco e perdo tutto quello che ho investito, 'sti cazzi, tanto c'ho i soldi) è sicuramente più semplice gettarsi nel mercato. E con tutti i soldi che ho, potrei anche pagarmi prima dei corsi formativi e dei master per applicarmi al massimo nella mia futura professione.
Il punto dolente è quello che riguarda il lato affettivo. L'amore. I soldi non ti fanno trovare l'anima gemella, e se mai fosse così, sarebbe una cosa falsata, quella persona non amerebbe te in quanto persona ma in quanto detentore di un patrimonio berlusconiano (oh, se dobbiamo immaginarci ricchi, facciamolo per bene). Può essere vero. Ma non è forse vero che avendo molta disponibilità pecuniaria, le occasioni per incontrare persone si moltiplicano a dismisura? Per dire, è risaputo che in vacanza si è più disinibiti, e se sei pieno di dindi puoi passarti tutti i weekend a Ibiza, tanto per fare un esempio. O a Mikonos. O a Gran Canaria. O più semplicemente a Torre, ma non focalizziamoci solo sugli aspetti froci della questione. In ambito vacanziero è più facile abbordare una persona che poi, sotto la superficialità del caso, può rivelarsi quella "per la vita". O anche solo un buon amico, riducendo il tutto e applicando quello che ho scritto anche ai rapporti di amicizia. E quella della vacanza è solo una situazione: se sei ricco, puoi andare più spesso in discoteca, girare luoghi, insomma avete capito quello che intendo. Non è che avere soldi = trovare il fidanzato perfetto, però aiuta. E molto. Metti che le tue fattezze non ricordino proprio quelle di un Raoul Bova o un >MARCO DAPPER, o più semplicemente di un >GATTUSO (ok, questo è personale), se hai i soldi puoi cercare di migliorare molto più semplicemente ed efficacemente di una qualsiasi persona che per coprire l'acne magari usa il fondotinta. Tzè, tu pieno di dinero puoi prendere in un attimo il tuo jet personale e farti fare un intevento col laser dai migliori Nip&Tuck che esistano.
Poi c'è chi mi dice: i soldi non mi farebbero volare, perchè per me è quella la felicità. Beh, a parte che la cosa è opinabile, perchè con la tecnologia di oggi si può fare quasi tutto (e tu, ricco possidente, ovviamente hai fondato il tuo impero sulle nuove tecnologie. Ma anche se non l'hai fatto, con tutti i soldi che hai puoi arrivarci lo stesso). E poi, se la felicità è arrivare ad avere cose impossibili da avere in qualunque ambito esistenziale (e se avete bisogno di argomenti metafisici e soprannaturali per confutarmi) allora rinuncio, vuol dire che siete arrivati alla frutta. Quindi bevete il caffè, pagate il conto e, vu e la vù machina, gite affanculo!! (finale Apomattiano, non che fosse dovuto ma ci sta bene ^_^).

venerdì 10 ottobre 2008

Disillusioni di inizio anno

Premetto, per chi non lo sapesse e più che altro per spiegare il titolo, che per me il nuovo anno inizia il 1° ottobre, per motivi che ho già spiegato e non mi va di ripetere.

Ed eccomi qui, alle 4 di notte, a cercare di ritagliare un angolino di spazio per il mio blog. Lo trascuro davvero troppo, ma il (poco) tempo libero che ho di questi tempi sto cercando di usarlo in modi più artistici.
Con risultati catastrofici.

Prima di iniziare l'università, fra le varie "Si, possibile, anche quella mi piace" c'era l'accademia del fumetto. A quei tempi disegnavo abbastanza bene, inconsapevole (non consapevole) che in futuro avrei sviluppato anche un grande interesse per la sceneggiatura. Me ne ricordo ora perchè ultimamente vedo la pubblicità dappertutto (pure mio padre mi ha portato qualche settimana fa un giornale con sta pubblicità stampata. E io: "Mbhè?" E lui: "No, niente, non è che puoi cominciarla ora." Ma allora perchè me l'hai fatta vedere, per farmi venire il gozzo? Cioè farmi rosicare, mangiare i gomiti, et similia. Dalle mie parti si parla così).

Mi piaceva come disegnavo. Più che altro erano copie di manga giapponesi (di tutta la roba americana di cui sono saturo ora non conoscevo neanche l'esistenza... Ohimè), ma anche con roba originale me la cavavo. E ricordo che i miei disegni piacevano anche agli altri, al punto che una ragazza mezza nuda che ricopriva a grandezza naturale il muro della mia camera aveva trovato i complimenti di mia madre anzichè delle furibonde grida-precancellamento-istantaneo.

Adesso, niente. Non riesco a mettere un braccio su un busto o una testa su un collo, o anche solo una casetta su un prato, senza che la mia creazione sembri un quadro di Dalì sotto l'effetto di stupefacenti (considerando che la mano dominante reggerebbe la canna, quindi disegnato con la mancina).

Mi è venuto in mente di riprovare guardando i lavori di Awake, che in questi giorni ha ricevuto la sua prima commissione internazionale. Ha cominciato come me, ha notato ad un certo punto che sapeva disegnare. Poi ha continuato, ha sviluppato la cosa, è diventato sempre più bravo, si è specializzato in determinate cose e ora ha uno stile bello e particolare. Io invece ho lasciato perdere, grazie al fancazzismo e al fatalismo che da sempre contraddistinguono la mia persona, ed ormai ho perso la mano. Nel frattempo, come ho detto sopra, ho sviluppato questo "amore" per lo scrivere storie e dialoghi, per lo sviluppare situazioni spiazzanti o particolari, per il raccontare l'evolversi di rapporti e di caratteri personali (in una parola, per lo sceneggiare, ma faceva più figo usare un intero periodo per dirlo).

E cosa ho fatto per coltivare questa passione?
Niente.
Come sempre.
Un paio di concorsi, un casino di idee riportate sul "quaderno blu" (molti sanno dell'esistenza del "quaderno blu", ma nessuno ha mai avuto il permesso di aprirlo), un'altra marea di idee che mi ronzano in testa, qualche file salvato in una cartella nascosta del Pc, e basta.
Sarà che ho questa visione dei sogni per cui i sogni sono appunto quel che sono: sogni. E per definizione, irrealizzabili. Mah.

Ribadisco comunque che i soldi fanno la felicità.
Ribadisco anche che non citare la gente nel mio blog non equivale a dire che non provi uno smisurato affetto per quelle persone.
Ribadisco che alle mostre gli espositori dovrebbero stare più attenti (ma anche, e speriamo di, no).
Ho ricominciato la palestra.
Ho ricominciato le lezioni.

Vuoi vedere quando è tutto inutile? Ecco quando è tutto inutile. Quando sei morto. Non prima (finale Marvelliano, era dovuto).

mercoledì 1 ottobre 2008

Se non parlo del mio esame un motivo c'è. Glisso su altri argomenti.

Beh, è una domanda difficile. Implica che io conosca bene le mie inclinazioni e sia sicuro riguardo ciò che voglio. E non è così. E poi, da grande è troppo generico. Tra dieci anni? Quindici? Se mi dici che intendevi cinque ti arriva un pugno in faccia. I capelli bianchi sono lì perchè i miei bulbi hanno carenza di proteine. Non che io sappia se il funzionamento del bulbo dipenda da proteine, ma se le mettono negli shampoo, a qualcosa serviranno. Le stempiature invece sono lì perchè geneticamente in famiglia tutti perdiamo i capelli presto. Le rughe? Prendo molto sole.
L'esame è andato male, bocciato.
Niente. Vorrei poter avere qualcosa (di fisico, di spirituale) che mi permetta di poter fare solo quello che mi pare, quando mi pare. Oggi voglio fare Bunje Jumping, oggi voglio andare a cogliere stelle alpine sul monte bianco, oggi voglio guardarmi la puntata registrata di ieri sera dell'Isola dei famosi. Potevo vederla ieri sera, ma stavo facendo pesca subacquea ai Caraibi (lì era giorno c'è il fuso orario... ignoranti). Beh forse il tutto potrebbe riassumersi col fatto che vorrei avere molti soldi. 

Ma l'amore, il completamento, il sentirsi vivi che deriva solo dall'avere accanto una persona che ti ama e che ami disinteressatamente? Correggo allora dicendo che vorrei avere un fidanzato dannatamente ricco. E bello, ma non è importante. Nel senso che se è ricco come dico, vuoi o non vuoi bello alla fine diventa. Anche a costo di farsi infilare dietro le ginocchia quella roba che poi puoi spacciare per polpacci dovuti ad un'infanzia passata in bicicletta (pratica molto diffusa in America, lo fanno anche per i pettorali. Sempre di silicone e di chirurgia si tratta, ma al maschile).

Mancherebbe la realizzazione. Sarebbe frustrante avere tutto senza la consapevolezza di essersi guadagnati ciò che si ha. Senza un lavoro o un'attività nella quale esprimersi liberando tutto quello che si ha dentro. Correggo ancora: il fidanzato dannatamente ricco lo conoscerò nell'azienda dove lavorerò, all'interno della quale nel giro di pochi anni sarò salito talmente in alto da poterne rilevare il 50%: l'altro 50% è suo, lo incontrerò alla prima riunione degli azionisti e sarà immediatamente sesso sul tavolo, tanto non dovrebbe esserci nessun'altro, 50 più 50 fa 100. Oh, l'azienda è produttrice di merendine senza grassi, software per pc dedicati allo svago, fornitrice di servizi turistici e vacanzieri e organizzatrice di eventi (anche estremi). Una divisione importante sarà quella di sceneggiatura legata a contratti continuativi con vari media.
Visto che il mercato va sempre a suo capriccio, potrebbe anche capitare di dover dichiarare bancarotta. Nonostante tutti i grandi meriti che hanno fatto della nostra azienda una grande realtà economica internazionale. Il rapporto col mio lui si deteriorerebbe e potremmo anche arrivare a lasciarci.

Quindi la prossima volta che qualcuno mi domanderà: 
"Cosa vorresti fare da grande?"
Risponderò, riassumendo il tutto in quattro parole: 
"Spero di non fallire".
La risposta sarà soddisfacente e ricca di significati intrinseci, testimonierà la mia voglia di mettermi in discusssione e la passione che metterò nel raggiungere i miei obiettivi.
In teoria. 
In pratica è procedura concorsuale. Si vede che ho studiato eh?
"Magari nell'azienda farò l'avvocato"
"Eh?"
"Uh, no dicevo: spero di non fallire. Arrivederci"