Questa settimana ho ben osservato i vecchini del bar (che, notoriamente, odio) ed ho, forse per mancanza di altri stimoli visto che il collega ambiguo s'è fidanzato con una (troppo più figa di lui per poter essere sua a lungo) e non mi caga più, esaminato a fondo le dinamiche che li legano.
C'è il gruppo centrale, quello più "IN", del quale tutti cercano di far parte. E' il gruppo di quelli che giocano a carte, scandito al suo interno da una ben precisa gerarchia per la quale, se mancano i 4 predominanti, uno di questi può essere rimpiazzato dai bramosi (stavo per scrivere bavosi, e potevo pure lasciare) sostituti, che vivono solo per quel momento. Questi ultimi hanno sogni di gloria per i quali un giono saranno loro i futuri "Blair Waldorf".
Poi ci sono i servi. Quelli che vogliono entrare nel gruppo e a cui è stata data una chance, in un tempo futuro (oddio, non troppo perchè ogni tanto qualcuno schiatta), di poter diventare uno dei sostituti. Sono quelli che vengono al bancone e ordinano per gli altri: "Famme 'n cr'dino p'l Lollini" "Mett'me 'l ghiaccio 'nto l'Averna del Ciencio" o "Ninn'ho capito 'l Marietto vulea l'acqua quilla 'nto la botijetta che 'nnera fredda mesà che manco ce vulea le bolle".
Ai gradini più bassi ci sono quelli che sperano di poter diventare servi, gli speranzosi, magari sono nuovi arrivi, magari sono snobbati da una vita e aspettano solo il loro momento: stanno lì in silenzio, nessuno li nota o gli rivolge parola, e guardano commentando fra sè e sè l'andamento del gioco.
Infine, gli outsider, quelli che anelano solo ad una vita di pace e bene e se ne fregano di queste caste aristocratiche delle quali non potranno mai sentirsi parte: vengono al bar da soli, prendono le sigarette o un aperitivo, parlano del governo o del tempo coi conoscenti ("l'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa"), poi chi s'è visto s'è visto e via a testa alta verso la vita (o la morte, vista l'età. Che tanto odio pure voi, finti perbenisti).
Ah, ho imparato la coreografia di cui sotto (la parte del moro, che è mille volte più figo dell'altro anche se è meno scolpito).
Questo post GossipGirliano è dedicato a Mono (che qui si firma Rin) che l'altroieri s'è laureato!! Auguri!!
domenica 6 luglio 2008
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1 commento:
gnocco ti spiego meglio questa cosa delle gerarchie...
conosco dei giocatori, o meglio malati del gioco!a tal punto che tra un po' non si esce per giocare a carte, anche di agosto..
e questi tizi hanno un'età media di 25 anni..grave vero?
va beh, quello che volevo spiegarti è che non esistono le gerarchie..i fanatici giocatori preferiscono giocare sempre con i soliti,ossia sempre lo stesso gruppo..e sai perchè?perchè i soldi che un gg perdono e che un gg vinceranno rimangono sempre in circolo tra di loro!è un ciclo!i soldi "escono" se li vincono gli estranei!!
ps forse ho scritto in arabo ma nn ho voglia di rileggere il commento e correggerlo!
ps2 il blog ha un virus!!!
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